La stimolazione elettrica effettuata attraverso elettrodi posizionati sulla superficie della pelle o attraverso l’impianto chirurgico sul midollo spinale è tra le aree più interessanti della ricerca odierna. Progettati per replicare i segnali inviati dal cervello lungo il midollo spinale prima della lesione, gli impulsi elettrici attivano i circuiti neurali e causano la contrazione muscolare. L’applicazione della stimolazione elettrica, da sola e in combinazione con prove di allenamento basate sull’attività, ha prodotto una serie di miglioramenti nella qualità della vita per le persone che vivono con paralisi, compreso il miglioramento della funzione degli arti superiori e della regolazione della pressione sanguigna, e il ripristino del sistema autonomo e nervoso. Basandosi su quest’area di studio scientifico, i ricercatori stanno esplorando le possibilità delle interfacce computerizzate cervello-colonna vertebrale che potrebbero utilizzare forme speciali di stimolazione per bypassare i circuiti di comunicazione complessi e danneggiati tra il cervello e il midollo spinale per ripristinare il movimento.
Promuovere la riparazione e la ricrescita degli assoni dopo una lesione del midollo spinale rimane fondamentale per il recupero. Gli assoni danneggiati, le vie nervose che trasportano i messaggi su e giù per il midollo spinale, interrompono la comunicazione del cervello con il midollo spinale, con conseguente perdita di funzionalità al di sotto del livello di lesione. Gli scienziati continuano a studiare potenziali trattamenti che facilitino la rigenerazione e la germinazione degli assoni e dei controfattori nel sistema nervoso centrale.
Gli scienziati stanno studiando come utilizzare diversi tipi di cellule staminali per promuovere la connettività e creare un ambiente favorevole alla riparazione neurale. Il nostro si prefigge di studiare il processo differenziativo in senso neurale delle cellule di liquido amniotico, allo scopo di riuscire ad ottenere neuroni o ancor meglio precursori neurali. La ragione di ciò e spiegabile in virtù dei risultati ottenuti in questi ultimi anni in laboratorio che hanno chiaramente indicato che i precursori neurali sono maggiormente in grado di altre cellule staminali quali le embrionali o quelle del liquido amniotico di indurre recupero motorio ad integrazione nel tessuto trapiantato.
Grazie alle enormi potenzialità offerte dalle cellule staminali neurali umane e dalle nanotecnologie, in questo progetto si svilupperanno sofisticati biomateriali bioriassorbibili che stimolino la rigenerazione nervosa e favoriscano l’integrazione tridimensionale necessaria per la sopravvivenza delle cellule staminali trapiantate. Useremo in sinergia cellule staminali neurali umane di grado clinico, rilascio controllato di farmaci, riabilitazione, materiali ottenuti tramite elettrofilatura e materiali auto-assemblanti, con l’obiettivo di favorire l’integrazione del supporto composito e di promuovere la rigenerazione, guidata nello spazio, del tessuto nervoso danneggiato.
Il progetto si prefigge di studiare il processo differenziativo in senso neurale delle cellule di liquido amniotico, allo scopo di riuscire ad ottenere precursori neurali.
Intendiamo offrire ai giovani ricercatori opportunità di inserimento in percorsi di crescita qualificata nel contesto di progetti che favoriscano interazioni Università e Centri di Ricerca italiani.
La diffusione di ogni nuova scoperta è determinante per il progresso scientifico. Se un ricercatore nel corso del suo progetto ottiene dati attendibili, l’articolo che ne descrive i risultati è pubblicato su una rivista scientifica e servirà ad altri ricercatori per i propri studi.
VERTICAL - Fondazione Italiana per la Cura della Paralisi ONLUS, è una organizzazione non profit costituita nel 2005.
Via Scorticabove 80, 00156 Roma(RM)
+39 06 87118345
info@fondazionevertical.org